
In questa puntata, Giorgio riceve al Castello due visite misteriose e inaspettate, che lo riempiono di fierezza ma lo spiazzano.
Giorgio Skanderberg, ricorda una figura partigiana, citando le parole di Angelo Sicilia, che ne ha riscritto la storia per il Teatro dei Pupi.
I partigiani non cercano idolatria, pathos, celebrazioni, ciò che conta di più è la liberazione dal tiranno, che certo necessita più tempo, fatica e strategia, nel frattempo cosa si può fare? ritornare a tessere i fili della famiglia Castriota e dell’Ordine del Dragone ,di cui facevano parte tutti i membri, se prima era una società segreta per l’indipendenza albanese, l’Ordine diventa ben presto riconosciuto sottoscritto nei suoi valori da altri paesi e legittimato anche dal Papa Sigismondo, in virtù del fatto che tutti i paesi difendono il proprio territorio dagli Ottomani e dalla fede islamica.
Attenzione, la funzione primaria dell’Ordine, credo la più urgente, l’aiuto alle vedove e ai bambini, rimane una pagina poco raccontata della storia tradizionale. Nel mio racconto mi concentro soprattutto su ciò che rimane velato, nascosto, frutto delle mie ricerche personali e della mia immaginazione. ( non fantasia )