Cosa sta succedendo nel mondo?

Sta nascendo una nuova terra, c’è un grande utero universale che è come squarciato in due, sta soffrendo, che sta spingendo con tutto se stesso, sta tirando fuori da sè altro, che si preoccupa del risultato, c’è un cielo, sotto il quale, ci siamo noi che partecipiamo, che sentiamo unione, forza nella partecipazione.
Le parole di Ros
Oggi è il 63esimo giorno di rivolte, in 193 città di 31 regioni dell’Iran si sono create unità di Resistenza, i sistemi con i quali si protesta sono del tutto nuovi eppure fortemente connessi, nonostante la rete internet funziona a tratti, nonostante la repressione, si continua a seguire un filo comune , si cantano, si gridano gli stessi slogan anche se è venerdì, giorno santo, si spara.
E’ internet che dà forza alle mobilitazioni? no, è un’urgenza che coinvolge tutti, bambini, giovani, universitari, operai. Le donne sono le vere leader e sono a capo delle proteste, gli uomini sono al fianco e per la prima volta si sente un cambio culturale , un cambio di mentalità e questo fa presagire che ci sarà un cambio di regime.
Si vede questo cordone protettivo al lato della strada, il maschile che prende posizione, che si pianta, che dichiara, che si schiera, che patisce, che tenta di far confluire questo fiume immenso femminile, fluido chiaro, che chiede liberazione dal vecchio, come quando scorre l’endometrio fuori di noi donne, ci sentiamo morire e sentiamo che è necessario per la rigenerazione del nostro intero organismo, anche se tutto è in subbuglio, come quando abbiamo bisogno di stare avvolte dentro ad un pensiero per non perderlo, per focalizzarci , per darci un verso, per direzionare un intento, per darci un senso di una missione più alta, perchè non è togliendo il velo dai nostri occhi , non è questo ciò che chiedono, è l’attenzione, è la presa in considerazione, la cura, la voce che emerge, dagli inferi?
Ad alcuni prigionieri non sono permesse cure mediche, ci permettiamo allora di chiedere cura mediatica alternativa, il petto si allarga, le respirazioni diventano circolari, ventri si sgonfiano, di diaframma che si sbloccano, la pace arriva dentro prima di tutto.
Ci sono 20 mila arrestati, in questo momento, ci sono bambini che si ritrovano in strada, che guardano le proteste della finestra della scuola, che si accalcano, che scendono finalmente, per dire abbasso al regime.
Non vogliamo ingerenze di nessun tipo, chiediamo solidarietà, essere attivisti ora significa dare una testimonianza che possa essere quotidiana, sentita, che possa ispirare gli altri, sentirli nella loro interezza, attivare un ascolto profondo, un’osservazione autentica della realtà, la storia ci insegna che possiamo aprire sempre uno spiraglio di luce, di conoscenza, di vita, oggi è il 63esimo giorno di protesta, è venerdì. Samirà, studentessa iraniana.

Le parole di Roberta
Una giornata di novembre, il cielo è attraversato da strisce ma anche da da nuvole che si aggregano e cambiano forma, il mare canta un canto antico. Cerco silenzio, cerco pace , cerco me. Un maestro mi accompagna in questi giorni, i suoi testi nello zaino, guardare il suo volto e lascia affiorare calde lacrime…mi dice” Medita: vedo con gli occhi di tutti. Lavoro con tutte le mani,
cammino con tutti i piedi,
tutti i corpi bruni, Bianchi, olivastri, gialli, rossi e neri sono miei.
Sono l’eterna risata.
I miei sorrisi danzano in tutti i volti. Sono l’onda di entusiasmo di tutti i cuori. Sono il vento della saggezza che asciuga i sospiri ed i dolori di tutta l’umanità. Sono la gioia silenziosa della vita che pervade tutti gli esseri.” Siamo cristalli che riflettono mi dico. Ho scelto di nascere in una famiglia cattolica, cerco da sempre il contatto con l’eterno, con l’Altissimo. Ho fatto esperienze con altre culture alla ricerca del non manifesto ed ora da ovunque il messaggio che arriva è Prega. Prega con fede, con attenzione, con costanza, di giorno e di notte, non come una mendicante ma come Sua figlia. Dietro la nostra volontà c’è la grande Volontà Divina. Pensando alle sorelle, madri , figlie, bambine che non si arrendono neanche quando la paura le assale , mi unisco a loro in preghiera.
