Rispetto


L’alto grado di intelligenza che l’essere umano vanta nei confronti di qualsiasi altra forma di vita presente sul pianeta Terra, non trova riscontro nell’odierno presente, anzi è un preconcetto puramente arrogante.
L’agire dettato dalla visione consumistica ha allontanato gli esseri umani da quella collaborazione che crea bellezza e armonia.
La cooperazione è il motore evolutivo, intendeva P.A.Kropotkin nei suoi saggi degli inizi del 1900 intitolati “Il mutuo appoggio: un fattore dell’evoluzione”.
Gli alberi hanno bisogno di difendersi da un predatore che si reputa intelligente, l’essere umano.

15000 anni fa, nasceva l’agricoltura, gli alberi sul pianeta si stima fossero 6000.000.000.000 (Seimila Miliardi), oggi gli alberi presenti sulla Terra sono 3000.000.000.000 (Tremila Miliardi).
In 15000 anni l’uomo ha cancellato la metà degli alberi presenti sulla Terra. La cosa più preoccupante è che nei soli ultimi 200 anni ne abbiamo tagliato 2000.000.000.000 (Duemila Miliardi).
S.Mancuso



Nella loro evoluzione le piante si sono specializzate sulla difesa di se stesse dalla predazione di animali, insetti e condizioni metereologiche avverse.
Oggi, alcuni uomini si chiedono come si possa difendere la natura dalla predazione dell’uomo?
Il DNA delle piante è altamente più complesso di quello umano, perché le piante hanno scelto una via evolutiva che non comprendesse il movimento, come lo intendiamo noi, animali, cioè animati, quindi in movimento.
Per sfuggire da un pericolo o un predatore, ricorriamo quasi sempre alla fuga, quindi il movimento è essenziale per la nostra vita.
Le piante si ritrovano costrette ad affrontare le avversità, difendersi dal predatore di turno. Le logiche, i movimenti, le dinamiche da questi esseri sviluppate sono così funzionali da rappresentare la vita sul pianeta Terra. Un cambio di paradigma le vedrebbe di interesse fondamentale e l’uomo e la donna di oggi hanno la forza per cambiarlo consapevolmente secondo la legge della natura.

“Noi esseri umani guardiamo soltanto ciò che è simile a noi, comprendiamo soltanto ciò che ci assomiglia.
Più una cosa si allontana da ciò che noi siamo meno è intelligente, meno è sofisticata, meno è complessa, meno è interessante.” S.Mancuso

La risposta ai problemi che l’essere umano ha provocato all’ambiente con le proprie attività, avvolte non abbisogna di troppe risorse e non per forza deve essere una risoluzione complessa.
In passato le piante sono state capaci di assorbire grandissime quantità di anidride carbonica (Co2) creando un’atmosfera idonea alla vita.
L’albero si nutre di Co2, ha la capacità di fissarla, renderla innocua, trasformandola in un opera d’arte che vive dando vita.
La risposta al surriscaldamento globale per Il Prof. Mancuso è semplice, piantare una quantità di alberi tale da poter assorbire la Co2 in eccesso contrastando così il processo di desertificazione che appare ad oggi inarrestabile.
La quantità minima di alberi da piantare al più presto sarebbe di 1000.000.000.000 (Mille Miliardi), quantità che corrisponde a solo la metà degli alberi tagliati dall’attività umana negli ultimi 200 anni.
Una soluzione elegante, logica e doverosa.
Rispetto al cospetto della grande opera, la vita.

Questo messaggio è rivolto alla coscienza di ognuno di noi, affinché l’individuo possa tornare a vedere oltre le similitudini e risvegli l’intento di proteggersi a vicenda e prosperare.
Il Prof. Mancuso sostiene che questa sia l’unica soluzione per contrastare il surriscaldamento globale, ciò che si è fatto e si cerca di fare fino ad oggi sono solo buoni propositi ma non cambieranno niente, anzi alimenteranno il nulla, l’assenza di intento, ciò che si è perso e che rischiamo di perdere.
Quell’assenza che l’artista Salvatore Garau usa per comporre le sue opere d’arte contemporanea, famose ormai in tutto il mondo.


Le opere invisibili, così chiamate, hanno avuto successo già dal momento in cui hanno richiamato l’idea che in realtà in quel nulla vi sono frammenti della vita dell’umanità, della società odierna ed è quindi un nulla che crea concetti, libero pensiero, idee e critiche.
Il contenuto che l’apparente assenza contiene diventa sempre più tangibile, con il potere del pensiero, della fantasia, guidati dai titoli delle opere, frasi che l’artista attribuisce alle sculture, ed evocando l’immaginazione, l’osservatore si ritrova a contemplare se stesso, l’immagine che sorge è il risveglio del proprio potere personale, il proprio pensiero libero, la propria consapevolezza, la propria opera d’arte.
Se la visione del Prof. Mancuso fosse un’opera invisibile e le persone avessero pensiero critico per salvaguardare, fantasia per oltrepassare i limiti e coraggio per imporsi, potremmo assistere ad un’opera in continua metamorfosi, il peso del vuoto ornarsi di colori, l’opera invisibile sarebbe accompagnata da una parola “UBUNTU”, io sono in virtù di ciò che noi siamo.

(Per approfondimenti sul termine UBUNTU: https://felicitasmundi.com/2021/10/09/ubuntu-io-sono-in-virtu-di-cio-che-noi-siamo/)

Il maestro Salvatore Garau non indulge dinanzi alle ingiustizie sociali, artefici anche queste di quel nulla di cui si compongono le sue opere invisibili.
Poco tempo fa, percependo ormai il pericolo venissero abbattuti 50 pini storici sul lungomare di Torre Grande, attività da cui si è immediatamente allontanato criticando l’irrazionale decisione politica, ha deciso di intervenire.
Ha assegnato ad ogni pino una frase, una riflessione, uno spunto, un richiamo, una scintilla per riscoprire la bellezza. Come per incantesimo i pini di Torre Grande avranno la possibilità di veder scorrere la vita per altri due secoli all’interno del museo d’arte contemporanea a cielo aperto dedicato ai bambini MACCAB con l’eterno titolo di opere d’arte. Ringraziamo per la sensibilità e l’impegno mostrato da Salvatore Garau, un artista visionario attento alle cose fondamentali.

Ci lasciamo con l’audio dell’intervista rilasciata all’artista Salvatore Garau, ringrazio Salvatore, Gabriele, Marco e la tribù che col suo continuo fermento di idee e antiche conoscenze si riscopre parte integrante del tutto, guardiano dei tesori.

-Quello che vedo chi lo sta osservando? Mi chiedo.
La risposta, dice Luigi, non si trova all’esterno.

Saluti da “Cua ‘e Bentu”

Contatti su : Come natura crea Fm

felicitasmundi@protonmail.com

Supp

Pubblicato da FelicitasMundi

Felicitas Mundi significa la felicità del mondo, a questa proposizione è stato aggiunto il sottotitolo, “il mondo che vorrei” e tutto l’insieme aspira ad un modello: UBUNTU. Ubuntu è un termine africano che richiama ad un’etica, ad un modello di vita basato sulla compassione e condivisione perché tutto il suo valore è racchiuso con potenza nella traduzione del significato: IO SONO PERCHE’ NOI SIAMO Suo ambasciatore è stato Nelson Mandela: «In Africa esiste un concetto noto come Ubuntu, il senso profondo dell’essere umani solo attraverso l’umanità degli altri; se concluderemo qualcosa al mondo sarà grazie al lavoro e alla realizzazione degli altri,»

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